giovedì 13 marzo 2008

Organittos

Recentemente ho ascoltato Riccardo Tesi parlare della sua passione per l'organetto. "Avrei voluto diventare un suonatore di organetto sardo", ha dichiarato. E poi, sconsolato, ha aggiunto: "Mi sono subito reso conto che c'era un piccolo problema: non ero sardo".

Certe cose all'organetto le ho viste fare solo ai sardi, è vero. Bisogna nascerci, si può studiare, fino allo sfinimento, ma se non si è sardi certe cose escono con un altro suono. Perchè la musica sarda è puro atletismo di mantice e Marc Perrone sta alle mazurche di Chopin come Totore Chessa sta ai concerti per pianoforte di Prokofiev.

E allora, che organetto sardo sia. Buon ascolto.

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