mercoledì 30 aprile 2008

Launeddas

Ho ricevuto questa interessante segnalazione sulle Launeddas. Grazie Giovanni!

Innanzi tutto un saluto, scrivo dalla Sardegna e faccio i miei complimenti per la gestione del blog che trovo molto interessante. Vorrei darle per dovere di cronaca la notizia (che forse già sa) che visionando l'articolo Un salto nella storia del 18/04/08 si fa riferimento alla presenza di ance fatte con la canna, probabilmente perchè sardo ho subito pensato alle launeddas che non solo hanno le ance fatte con la canna, ma presentano vari aspetti che meritano di nota (come il fatto che suonano tre strumenti per caratteristiche sonore diverse). Le invio questo link cosi può dare un'occhiata http://www.sardinian.net/sardegna/tradizioni/strumenti_musicali/launeddas.htm Un saluto Giovanni

martedì 29 aprile 2008

Il manganello di Walterloo

Roma piangeva, da mesi. A memoria d'uomo non si ricorda a Roma una primavera così fredda e piovosa. Ora ho capito perchè piangeva, sapeva che al governo della città sarebbe ritornata, dopo 50 anni, la destra.

Il popolo non dimenticherà, e avevo ragione. Vi racconto una breve storia.

Nel 2004, all'interno di uno stabile abbandonato dal comune di Roma, nasceva il centro culturale Angelo Mai, nel cuore della città. Non un centro sociale, ma un luogo dove le arti e gli artisti si incontravano liberamente, dando vita a mostre, concerti, spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, laboratori. Ne scrissi in un ampio articolo. Un giorno alla settimana, tenevo un corso gratuito di organetto. Era bellissimo: uno spazio libero dove poter creare cultura e bellezza, tutto (quasi sempre) di ottimo livello. Un posto frequentato da gente come Gianna Nannini, Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Ascanio Celestini. Era una cosa bella, una cosa viva.

Era. Perchè ora non è più. Walter Veltroni nel 2007 lo ha sgomberato coi manganelli di una solerte polizia, riconsegnandolo al silenzio e alle ortiche. Quante persone erano coinvolte a Roma in questa esperienza? Importanti fette del mondo del cinema, della musica, del teatro, delle arti figurative. Migliaia di persone, migliaia di amici di queste persone. Migliaia di famiglie. Avrebbero dimenticato?

No, non hanno dimenticato. Alemanno, prego. Si accomodi...

giovedì 24 aprile 2008

L'organetto quasi come Jovanotti...

Il canale video YouTube dell'Accademia del Mantice ha ricevuto il suo primo "honors"! Si tratta di un canale video dove seleziono i migliori contributi dedicati all'organetto disponibili in rete: esecuzioni di brani, composizioni originali, parti di concerti dal vivo e molto altro, ma sempre (o quasi) con un riferimento all'organetto e al suo incredibile repertorio.

Con i suoi attuali 114 iscritti il canale si colloca infatti all'82simo posto in assoluto in Italia come canale video musicale. E pensare che un pezzo grosso come Jovanotti ha solo "277" iscritti in più...

Grazie a tutti gli iscritti e a tutti coloro che si iscriveranno in futuro.

p.s. la vedete la coccarda in basso a sinistra?

mercoledì 23 aprile 2008

California, Stati Uniti d'America.


Dal mutuo subprime alla baraccopoli
Di Gianni Ventola Danese
Liberazione, 20.4.2008

Braccialetto rosso, viola o bianco? E' questa oggi la realtà del cosiddetto popolo dei subprime, le vittime della bolla speculativa immobiliare statunitense. Hanno perso la casa, pignorata dalle banche, e si sono ritrovati in mezzo a una strada, homeless, da un giorno all'altro. Il giorno prima erano media borghesia, benestanti, come ce ne sono tanti anche da noi, con un lavoro e un mutuo da pagare. Ora vivono accampati in baraccopoli e tendopoli (shanty towns e tent city, detto in inglese dà perfino l'idea di qualcosa di suggestivo) che nascono spontaneamente nell'interland di Los Angeles, California. La mitica California. E sono così tanti che l'efficienza americana è corsa subito ai ripari istituendo dei posti di controllo all'entrata delle tendopoli. Anche le tende non sono per tutti, decide il colore del braccialetto. Bianco, hai accesso. Rosso, sei respinto. Viola, da decidere. Vicino ai binari della ferrovia che porta dritti all'aeroporto Ontario di Los Angeles spicca una tenda rossa che porta la scritta "Registration". Paradossale, ma questa è una baraccopoli particolare dove è necessario registrarsi, come negli hotel. Lo può fare solo chi dimostra di avere subìto il pignoramento di una precedente dimora.
Nell'area di Ontario i pignoramenti hanno raggiunto il record di uno su ogni 43 famiglie e la situazione è particolarmente critica. Il nostro inviato dall'inferno è Patrick Ersig, uno dei tanti che documenta tutto e pubblica i suoi video su YouTube. Nell'era di Internet le notizie arrivano direttamente da dove nascono, per mano dei protagonisti. Impiegato presso una piccola azienda informatica, una moglie e due figli piccoli che scorazzano in bicicletta tra le tende. Una bandiera a stelle strisce, consunta, è stata issata, con orgoglio tutto americano, sopra un panorama che potrebbe essere quello di Nairobi. Camper abbandonati che sono diventati alloggi di fortuna, baracche improvvisate con materiali di scarto, lamiere, plastiche, tante piccole tende che hanno sostituito il tetto per cui non era più possibile pagare il mutuo, latrine da campo, fango e condizioni igieniche precarie. Immagini dal "giudizio universale" o, come afferma Patrick, dal "Giudizio Economico" sceso sulla Terra.
Siamo nel sud della California, e la tendopoli accoglie nuovi rifugiati, di giorno in giorno, e nuovi braccialetti scattano ai polsi di gente che fino al giorno prima aveva una vita assolutamente normale: la casa, il Suv, il baseball nel cortile con i propri figli. Ora le tende sono 150, le persone che vivono in questo campo sono ormai quasi 400. Ma come si vive? Senza elettricità, alcuni dormono nelle automobili, quelle che non sono state requisite dalle banche, gli attacchi acqua sono solo due, per 400 persone. Inutile dire che si vive in condizioni da Terzo mondo. Un paesaggio che aspetta solo le telecamere del regista Michael Moore, per denunciare ciò che nessun americano medio avrebbe mai osato immaginare. In un altro video, è Tom a parlare. Magro, abbronzato, e arrabbiato. Non lo hanno accettato, porta al polso il braccialetto rosso, lui una casa non ce l'ha mai avuta. Si allontana maledicendo il suo cosiddetto paese.
La crisi dell'economia americana fa le sue prime vittime, e c'è chi teme che tutto questo sia solo l'inizio. La mancanza totale di uno stato sociale, la latitanza di un vero sistema assicurativo, fanno sì che perdere la casa rappresenti per molti una crisi senza via d'uscita, l'inizio di una nuova vita. Così le tendopoli continuano a sorgere, come funghi: a Sacramento, Fresno, San Francisco, nei canyon nei dintorni di San Diego. Cose mai viste nella assolata California.
E' per quanto sta accadendo che nelle loro prossime sedute i parlamenti degli stati americani dovranno affrontare innanzitutto le conseguenze del tracollo del sistema finanziario riflesso nella crisi dei mutui e nella crisi bancaria, e il fatto che il Congresso federale ha sostanzialmente deciso di non fare nulla. L'associazione dei parlamentari degli stati (Ncsl) ha recentemente condotto un sondaggio d'opinione da cui risulta che quello del bilancio è l'argomento più scottante che i parlamentari debbono affrontare nel 2008. Mark Falzone, vice presidente della Ncsl e parlamentare nello stato del Massachusetts, ha dichiarato: per l'anno nuovo «attendiamo il peggio». Per affrontare la situazione il governatore Schwarzenegger vuole dichiarare una «emergenza fiscale», che comporterebbe tagli del 10 per cento del bilancio e il rilascio anticipato di 20mila detenuti per risparmiare sui costi. Ma non è tutto. Schwarzenegger vorrebbe raccomandare in primo luogo la privatizzazione delle infrastrutture, come da tempo richiedono Felix Roharyn e George Shultz, secondo la formula da essi sperimentata in Cile, dove la fecero applicare dal regime fascista portato al potere nel 1973.
Il governatore della California propone inoltre che gli sia concesso di ricorrere a sua discrezione alla Performance Based Infrastructure (Pbi), un altro nome per la partnership pubblico privato (Ppp). Chiederà ai parlamentari dello stato di concedergli il potere di «espandere quei progetti, servizi ed enti di governo che possono rientrare nel modello Pbi»; in altre parole ben poco resterà in mano alle funzioni del governo, sotto il controllo e la direzione dei funzionari democraticamente eletti. A questa cessione dei poteri ai big della finanza si aggiungono i tagli feroci alla sanità, l'istruzione e i servizi sociali.
Commentando le decisioni di Schwarzenegger, Lyndon LaRouche, attivista politico e presidente del "Movimento internazionale per i Diritti Civili", ha notato che una dichiarazione di emergenza economica in California equivale ad un'emergenza in tutti gli Stati Uniti, se si considera l'importanza e le dimensioni economiche dello stato. Ricordiamo che la California era uno dei massimi polmoni agro-industriali alla base della potenza economica americana, ma che nell'ultimo ventennio ha perso centinaia di migliaia di posti di lavoro qualificati, precariamente sostituiti da lavori sottopagati nei servizi, turismo e intrattenimento. A proposito delle politiche dei repubblicani, LaRouche ha dichiarato che «le misure del governatore della California non sono che una palese ammissione del fallimento economico completo della presidenza Bush, fin dal primo giorno, non solo per la California ma per tutto il paese».
Nel frattempo il numero delle tendopoli come quella di Ontario continua ad aumentare esponenzialmente, e oggi sono 200mila le persone diventate homeless, assistite dalle associazioni di volontariato. La situazione continua a peggiorare, ma non senza aspetti cinicamente surreali. Ne è un esempio quello che accade, non solo in California, ma anche nel Michigan: gli agenti immobiliari affittano dei bus per portare potenziali acquirenti a fare il giro delle case pignorate, finite sul mercato a prezzi convenienti. Le case abbandonate dai proprietari sono talmente tante che occorre pianificare un "giro turistico" per visitarle tutte. E allora pullman granturismo con aria condizionata e sistema di filodiffusione. Benché l'occasione sia ghiotta per chi ha qualche soldo da investire, sono decine di migliaia le case che restano invendute. La città di Philadelphia ha proposto una moratoria a questo triste mercimonio, ma naturalmente banche e agenti hanno gridato allo scandalo illiberale.
A Miami, luogo dove ogni europeo cafone con due quattrini ambiva a comprarsi l'appartamentino, adesso tre camere, due bagni, giardino e garage si vendono ad appena 100mila dollari (meno di 70mila euro) ma nessuno se li compra. Nel New England, una ditta di traslochi si è specializzata nel "bonificare" le case abbandonate dai proprietari sfiniti dal mutuo, che spesso se ne vanno lasciando i mobili dentro. La ditta svuota e rivende all'asta: un bel business. Non tutti vanno via senza fiatare. Le banche sono indignate perché molti, prima di consegnare le chiavi agli istituti di credito divenuti proprietari, si vendicano bucando pareti, sfondando bagni, devastando cucine, allagando salotti. La banca chiede i danni, ma chi dorme in macchina ha ormai poco da perdere. Qualche banca è arrivata a offrire mille dollari per andare via senza spaccare tutto.
E in Italia? Risale a pochi giorni fa una ricerca di Altroconsumo : su una platea di circa 530mila famiglie, quelle con problemi di insolvenza sono circa 110mila, mentre 420mila sono in difficoltà. Col decreto Bersani è possibile trasferire il proprio mutuo su un'altra banca più conveniente e a costo zero. Ma alcuni istituti di credito si sono rifiutati di farlo. Ecco l'elenco: Bnl, Unicredit, Deutsche Bank, Banca Sella, Bipop Carire, Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Verona e Novara, Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banca Regionale Europea, Banco di Brescia, CariParma, Credit Agricole, Banca Nuova.

martedì 22 aprile 2008

Cinegiornale parte seconda

Dopo la prima puntata, ecco il finalone!

venerdì 18 aprile 2008

Un salto nella Storia

Da dove nasce l'organetto? Chi l'ha inventato? In quale paese? Chi l'ha costruito per primo? Se un giorno qualcuno vi appellerà con una di queste domande potrete sempre attaccargli un "pippotto" sulla storia e le origini dell'organetto. Sarà il modo migliore per liberarvi di lui o lei... effetto auspicabile se la persona vi sta antipatica. Se invece chi ve lo domanda è una bella ragazza o un bel ragazzo (a seconda dei gusti), allora le cose cambiano! La risposta corretta in quel caso sarà: "non ne ho la minima idea... ma se vuoi posso dedicarti una mazurca francese".

Per i temerari della prima opzione, ecco qualche dato interessante. Questo elenco parte dalle notizie più antiche sull'uso dell'ancia libera, che è alla base del funzionamento degli organetti e delle fisarmoniche moderne.

TAVOLA CRONOLOGICA
  • 3000 a.C.Prime notizie nella tradizione cinese di strumenti ad ancia libera;
  • 1800-1000 a. C. In India si applicano su corna di bue ance di canna o di bronzo; lo scacciapensieri risale a questa epoca;
  • 1000 a.C. Cenni storiche sullo sheng (una sorta di organo a bocca funzionante ad ance libere);
  • 1300 Notizie storiche sullo scacciapensieri in Italia;
  • 1300 Marco Polo , nel suo “Milione” descrive uno sheng;
  • 1618 Michael Praetorius descrive per primo con precisione l’ancia libera;
  • 1688 Muore a Siena Pietro Bellanti inventore di uno strumento chiamato armonica del quale non è rimasta traccia;
  • 1740 Lo sheng viene introdotto in Europa da Johann Wilde
  • 1806-21 Il bavarese Bernhard Eschenbach crea l’aeoline abolendo le canne di risonanza;
  • 1789 Johann Jakob Schell (tedesco) costruisce uno strumento a tastiera chiamato arpa di Eolo;
  • 1820 Un costruttore d’organi del Voigt costruisce l’aelodiocon usando ance metalliche, mantici e una scatola del vento;
  • 1821 Vienna: Anton Hackl brevetta la phys-harmonika con ance di metallo su cavità di risonanza;
  • 1822 ad opera di Gabriel Ioseph Grenié, compare il primo armonium;
  • 1822 Friedrich Buschmann crea la Mundeoline (armonica a bocca);
  • 1823 Trossingen (D): Christian Messner inizia la fabbricazione della mundeoline , eolina a bocca;
  • 1826 Michael Ioseph Kinderfreund e Wenzel Balke, di Praga, usano ance di ottone dorato a fuoco;
  • 1826 Karl Fuchs migliora l’intonazione degli strumenti con ance a forma di trapezzi longitudinali;
  • 1827 La ditta Iohann Langhammer Sohne produce le prime armoniche a bocca simili a quelle moderne;
  • 1829 Il 6 maggio, a Vienna (Austria), Cyrill Demian brevetta l’accordeon (fisarmonica);
  • 1831 Pubblicazione, a Parigi, del primo metodo per accordeon (Pichenot);
  • 1832 Per fare pubblicità agli accordeon del padre (A.M. Resnier), è la prima donna a suonare in pubblico;
  • 1834 Carl Friedrich Uhlig modifica l’accordeon di Demian inventando uno strumento esagonale : la concertina tedesca;
  • 1834 Il francese Jacquet brevetta il melophone;
  • 1835 Wilhelm Fiedrich Kaiser introduce il registro per il cambio di timbro;
  • 1837 Mathieu Isoard modifica l’accordeon, sopprimendo le terze e le quinte;
  • 1829 Il 10 giugno Charles Wheatstone brevetta in Inghilterra la concertina ;
  • 1840 Si aprono le prime fabbriche in Russia;
  • 1848 Parigi un tale Debain brevetta l’armonium (strum. ad ancia libera con mantice a pedale);
  • 1850 H. Band elabora lo strumento fabbricando il bandoneon;
  • 1854 L’austriaco Mattheus Bauer presenta un accordeon con tastiera tipo pianoforte;
  • 1856 In una fabbrica di Klingenthal viene applicata per la prima volta la protezione metallica alle armoniche a bocca;
  • 1857 Matthias Hohner inizia a fabbricare, a Trossingen (D), le armoniche a bocca;
  • 1863 Paolo Soprani, a Cstelfidardo (AN), comincia la costruzione dell’organetto;
  • 1865 A Macerata, Cesare Pancotti fonda la seconda fabbrica italiana di fisarmoniche;
  • 1869 Invenzione, in America, della celluloide con la quale si rivestiranno le fisarmoniche;
  • 1870 In Russia, Nikolai Ivanònic Belobòrodov costruisce il primo bajan;
  • 1871 A Bolzano, Socin Fidele comincia la costruzione degli organetti tirolesi;
  • 1872 Inizia Settimio Soprani a Castelfidardo;
  • 1875 Luigi e Giorgio Savoia aprono un laboratorio a S. Giovanni in Croce;
  • 1876 Nasce, con Mariano Dallapè, il primo centro di produzione a Stradella;
  • 1880 Si aprono due laboratori: Giuseppe de Bernardi a Genova e Tommasi a Diano Marina;
  • 1882 JANNI GIUSEPPE FRANCESCO a GIULIANOVA
  • 1886 Apre Chiusaroli a Recanati (MC);
  • 1888 Cominciano: a Castelfidardo Sante Crucianelli e a Poggio San Vittorino (TE) Luigi Pistelli;
  • 1888 PISTELLI LUIGI POGGIO S. VITTORINO (TE)
  • 1888 TAVANI ANTONIO CASOLI DI ATTRI
  • 1889 Sempre a Castelfidardo, comincia a costruire P. Ficosecco;
  • 1890 Antonio Ranco inizia la costruzione a Vercelli;
  • 1893 Si costruisce anche a Castellazzo Bormida con Francesco Massobrio;
  • 1893 VERDE GIOVANNI LEINI TORINESE
  • 1895 Ercole Maga apre a Stradella;
  • 1897 Apre a Cremona Angelo Parmelli;
  • 1900 Aprono: a Castelfidardo la Coop. Piermaria, a Stradella Salas e a Camerano i fratelli Scandalli;
  • 1901 Egidio Galvan apre un laboratorio di organetti tirolesi a Borgo di Valsugana;
  • 1901 VACCARI F.LLI MODENA
  • 1903 Hohner produce i suoi primi accordeons diatonici;
  • 1904 PALMA FLORINDO PENNE
  • 1905 Ancora a Vercelli iniziano Domenico Cavagnolo e Brovarone-Oppezzo;
  • 1910 Ancora nuovi fabbricanti: Silvio Soprani a Recanati e Giuseppe Moreschi a Castelfidardo;
  • 1914 Giacomo Castagnari, a Recanati, decide di fondare il suo marchio;
  • 1916 A Crocette nasce la “Fratelli Soprani”. nello stesso anno muore Paolo Soprani;
  • 1918 A Macerata inizia Piermaria;
  • 1921 Iniziano: a Castelfidardo Arrigo Guerrini e Orlando Quagliardi e a Vercelli la Cooperativa Armoniche
  • 1921 COOPERATIVA ARMONICHE VERCELLI
  • 1922 BALLONE BURINI F.LLI CASTELFIDARDO
  • 1922 BORSINI F.LLI (IDO & ELIO) CASTELFIDARDO
  • 1926 Astolfo Danieli applica la celluloide sulle fisarmoniche;
  • 1933 BANCHE NICLOT MARIO LENI TORINESE
  • 1935 DI LEONARDO ANTONIO CHIETI
  • 1936 VICTORIA ACCORIDIONS CASTELFIDARDO
  • 1938 GIUSTOZZI LUIGI CASTELFIDARDO
  • 1938 MARZIOLI ANTONIO RECANATI
  • 1939 LUCCHINI LUIGI STRADELLA
  • 1941 FARFISA C.FIDARDO/CAMERANO
  • 1945 ZERO SETTE CASTELFIDARDO
  • 1945 PIGINI F.LLI CASTELFIDARDO
  • 1945 TOMBOLINI EMILIO & FIGLi CASTELFIDARDO
  • 1951 BRANDONI & SONS CASTELFIDARDO
  • 1955 NAVINI GIUSEPPE CASTIGLION FIORENTINO
  • 1961 BUGARI ARMANDO CASTELFIDARDO
  • 1963 GUERRINI & FIGLI CASTELFIDARDO
  • 1966 GABBANELLI UBALDO CASTELFIDARDO
  • 1973 SEM RECANATI
  • 1974 MENGASCINI NELLO CASTELFIDARDO
  • 1975 BELTRAMI CLAUDIO STRADELLA
  • 1977 BAFFETTI DINO CASTELFIDARDO
  • 1978 ALESSANDRINI F.LLI CASTELFIDARDO
  • 1980 D'INTINO RIPA TEATINA
  • 1980 GALLIANO LUCIANO PREGANZIOL
  • 1980 POLVERINI I.G.M. di - PORTO RECANATI
  • 1980 RUGGIERI UBERTO NEPEZZANO
  • 1981 KETRON SRL ANCONA
  • 1981 ROSCIANI GIANFRANCO CASTELFIDARDO
  • 1981 STOCCO ELVEZIO STRADELLA
  • 1982 BELTUNA CASTELFIDARDO
  • 1982 FISART di Pigini & Vignoni CASTELFIDARDO
  • 1982 LA STRADELLINA di A.Psotti URBANA
  • 1982 SABBATINI & C. CASTELFIDARDO
  • 1983 BOMPEZZO FISARMONICHE CASTELFIDARDO
  • 1984 SERENELLINI LUCIANO LORETO
  • 1985 CEMEX-Excelsior CASTELFIDARDO
  • 1985 EREDI DELLA NOCE G. TERAMO
  • 1977 Il 09 luglio, a Castelfidardo, si celebra una festa dedicata all’organetto.
  • 1987 FANTINI FISARMONICHE CASTELFIDARDO
  • 1990 D.E.M.M. di Cionfrini M. PORTO RECANATI
  • 1990 GIOACCHINI FRANCO OSIMO STAZIONE
  • 1990 LOGIC SYSTEM CASTELFIDARDO
  • 1991 TORCIANTI ANGELO CASTELFIDARDO
  • 1992 CI & EMME SRL CASTELFIDARDO
  • 1995 MENGHINI SRL CASTELFIDARDO
  • 1995 PASCO ITALIA CASTELFIDARDO
  • 1999 REGINA ACCORDIONS di Taborro R. CASTELFIDARDO
  • 1999 VUEMME ACCORDIONS SNC CASTELFIDARDO
  • 2000 CAV. DELLA NOCE di Falconi Gianni MIANO
  • 2000 FISMEN di Menghini Nello & C. LORETO
  • 2000 OTTAVIANELLI OVIDIO CASTELFIDARDO
  • 2000 PIATANESI OVIDIO CASTELFIDARDO
  • 2001 SCELZODIATONICI BRIENZA (PZ)

giovedì 17 aprile 2008

Comunicato politico e cinegiornale

Mi sono appena ripreso dall'esito elettorale, avevo due scelte. Chiedere asilo politico in un paese civile, oppure accettare (con ironia) il brutto sogno nel quale siamo immersi da ormai quindici anni. Quindi ecco come commentare degnamente un'Italia finita nelle mani di B&B, che non è Bed & Breakfast, ma putroppo il meno appetitoso Bossi & Berlusconi.

17 aprile 2008
Con irrevocabile e ignifuga fedeltà, uniti come un sol uomo, abbiamo spezzato le reni al perfido nemico giudaico-bolscevico che inquinava l'augusta zolla italica bagnata da romano sudor! Il sole splende sul sempiterno fulgido esempio di democrazia italica che s'è finalmente sbarazzata d'inutili e vezzosi orpelli e di trepide quisquilie con cui le donnette arricchivano il paese della sterlina. L'Italia è conquistata! E' bastato un indomabile manipolo di eroi che giammai ha chinato il littorio capo davanti al rosso nemico. In tutto il paese uomini donne e balilli d'Italia esprimono romanissima gioia con canti e feste in cui il suono dell'organetto, romanissimo strumento littorio, forgiato in Castelfidardo da camerati arianamente intrisi di patria fino alle imperiali ascelle, sospinge con la velocità futurista e con la potenza virile dell'acciaio delle sue ance, l'invitta e romorosissima marcia della rivoluzione Fascista!


sabato 12 aprile 2008

Saper cantare

Cantabile. Nella musica strumentale questo termine indica una particolare tecnica esecutiva atta a imitare il canto della voce umana. Succede anche con l'organetto. Spesso dobbiamo cantare, respirare con lo strumento. E allora il "cantabile" deve uscire dal mantice. Non c'è alternativa.

Lo dico a tutti i miei allievi, per suonare un buon "cantabile" dovete cantare! Solo cantando si capisce cosa significa far cantare il proprio strumento. Bisogna sbloccare la musica che è dentro ognuno di noi, col canto.

Cantabile. Se avete ancora dubbi, Philippe Jaroussky ve li toglierà tutti...

venerdì 11 aprile 2008

Caro amico ti scrivo...

Ho ricevuto questo appello da Micheline et Stéphan. Lo pubblico sul blog con una grande amarezza perchè, pur non avendolo mai incontrato, Stèphan Delicq è stato per me un grande maestro: è e sarà sempre uno dei più grandi organettisti di tutti i tempi.

Amici della musica folk, buongiorno!
Questo messaggio viene inviato a chi conosce Stéphane Delicq molto da vicino, o a chi lo conosce solo attraverso le sue musiche.

Stéphan non sta bene. La sua salute peggiora di giorno in giorno. L'ultimo prelievo al midollo spinale non ha funzionato e Stéphan soffre.

Il suo morale peggiora di giorno in giorno. Le sue forze per lottare contro una maledetta leucemia si stanno esaurendo, lui che fino a qualche tempo fa attraverso la sua musica portava bellezza nell'ospedale dove si trova.

Mi è venuta un'idea e, con l'aiuto di Micheline e di Evelyn, vogliamo provare a fare di tutto per risollevargli il morale. Non gli potrà fare che bene, non ci aspettiamo miracoli, ma non si sa mai...

Mi immagino Stéphane che riceve nei prossimi giorni una montagna di cartoline postali di auguri e di affetto, da tutto il mondo.

Una cartolina che rappresenti la vostra città, il vostro paese, oppure qualcosa di particolare, ma soprattutto che contenga un un pensiero, un piccolo incoraggiamento.

Stéphane ne sarà commosso e gli farà bene! Sarebbe una cosa molto importante in questo momento della sua vita, il più duro per lui.

Vi invitiamo a mandargli una cartolina e a diffondere questo appello, anche inviandolo per email ad altri appassionati di musica folk e organetto.

Ci immaginiamo dei sacchi di lettere riversati sul suo letto d'ospedale, e per la sua compagna, Dominique, sarà un piacere leggere le tante dimostrazioni di amicizia e di affetto.

Questo è veramente il momento di aiutarlo, non rimandate questo piccolo gesto, non perdiamo tempo!

L'indirizzo è il seguente:

Stéphane Delicq
CLINIQUE MEDICALE DU MAS DE ROCHET
563, chemin du Mas de Rochet - B.P. 59
34172 Castelnau-le-Lez
France

mercoledì 9 aprile 2008

L'equilibrio di Brotto

Uno scottish molto equilibrato, d'atmosfera, non ho trovato un'altra definizione, composto da Guillaume Lopez, compagno di avventura di Cyrille Brotto nel duo Brotto-Lopez.

Il titolo è Luquejada: il brano presenta molte cose interessanti dal punto di vista tecnico e armonico, soprattutto per quanto riguarda l'uso dei bassi, argomento del prossimo stage che terrò a Procida.

Pensavo di inserirlo nel programma didattico dello stage, perchè no? Si può suonare anche con un otto bassi, con un piccolo problema di Sol in apertura che Brotto si è rigirato sulla fila di Do alla maniera dei tarantellari, ma non importa: si può sempre trovare una una soluzione armonica sostitutiva.

Alla fine del brano, Cyrille Brotto sembra volerci dimostrare anche un'altra cosa: quanto sia delicato l'equilibrio psicologico degli organettisti... Buona visione.

lunedì 7 aprile 2008

Harmonikazentrum

Graz è una città austriaca bellissima in cui architetture moderne dialogano armonicamente con un tessuto urbano antico e solenne.

Qui sorge l'Accademia del Mantice austriaca! Si tratta di una associazione molto seria, scrupolosa, fatta di ottimi musicisti, tra i quali spicca Wolfram Märzendorfer, un grande chitarrista e fisarmonicista diatonico.

Organizzano concerti, seminari, stage e festival tra i quali, prossimamente, il Festival Promonica, del quale parlerò in un altro post. Hanno un centro di documentazione sulla fisarmonica diatonica e una grande attenzione ai temi della didattica.

Tenete d'occhio il loro sito per sapere cosa succede in Austria nel mondo della fisarmonica diatonica. Per esperienza posso dire che in Austria hanno una grande passione per la fisarmonica, sono molto colti e preparati sull'argomento e possono riempire un teatro per ascoltare un fisarmonicista.

Peccato per la barriera linguistica, il loro sito è solo in tedesco!

Harmonikazentrum
Griesgasse 24
8010 Graz
http://www.harmonikazentrum.at/

venerdì 4 aprile 2008

Perdere la testa per amore...

Anna trascorse tranquilla i suoi ultimi giorni, e disse al carceriere che confidava nella pietà di Dio e credeva che sarebbe andata in paradiso. Giurò due volte sui sacramenti che era innocente di tutte le accuse portate a suo carico. Prima di morire scherzò dicendo che: "Ho sentito dire che il boia è molto bravo, e il mio collo è sottile". Il boia, un esperto spadaccino francese, era ritenuto un giustiziere rapido ed eccellente. Anna scelse un vestito scuro per la sua esecuzione, con una sottoveste cremisi. Sul patibolo perdonò quelli che l'avevano mandata a morte, e pregò per suo marito. Venne bendata, e mentre si stava inginocchiando la sua testa cadde con un solo colpo.

Era il 19 maggio 1536. Così finisce la storia di Anna Bolena, decapitata con un solo colpo alla Torre di Londra. A quel tempo non c'erano ancora le terapie ormonali, e Anna non potè proprio darglielo quel figlio maschio al consorte Enrico VIII che, da parte sua, se la prese un tantino dal momento che, dopo averla accusata ingiustamente di adulterio e di incesto, le fece perdere letteralmente la testa.

Una storia d'amore finita male, come tante. Come tante altre ha lasciato dietro di sé una melodia immortale: Greensleeves. E' ormai diffusa infatti la credenza che fu lo stesso Enrico VIII a scrivere questa bellissima melodia, per conquistare proprio la bella Anna. In realtà non c'è nessuna prova storica che sia andata proprio così, anzi, la signorina "Maniche verdi" (traduzione del titolo della canzone) potrebbe essere una prostituta dal momento che a quel tempo il colore verde aveva chiare connotazioni sessuali. Insomma, comunque sia andata, è una delle più belle melodie dedicate a una donna.

Ahimè amore mio voi mi ferite
Rifiutandomi scortesemente,
Mentre io vi ho amato così a lungo

Godendo della vostra compagnia

Greensleeves era la mia gioia,
Greensleeves era il mio cuore d'oro
Greensleeves era la mia felicità
E chi altri se non Greensleeves.


E' divenuta anche uno standard dell'organetto, in forma di valzer o in forma di giga irlandese. Vi consiglio questa bella versione con molte variazioni, didatticamente molto utili per chi vuole incominciare a suonare direttamente dalla partitura, o per chi suona in duo. E poi questa versione in forma di giga.

Regalatevi quattro minuti di bellezza, per chi ancora ci crede, nella bellezza...

mercoledì 2 aprile 2008

Il clavicembalo ben arruffato


Non credevo ai miei occhi, eppure qualcuno lo ha pensato, e magari costruito! Un "pianoforte a gatti" o, per dirla alla tedesca che fa tutto un altro effetto, un "Katzenklavier". Insomma, in mancanza dei moderni sintetizzatori e campionatori, nel diciottesimo secolo qualcuno ha ipotizzato questo strumento. Geniale o inquietante?

In pratica consiste di una serie di gatti, collocati in apposite postazioni, le cui relative code vengono collocate direttamente sotto i tasti. Ne consegue che la sensazione di dolore provata dal felino si traduce in un acuto miagolio nel momento in cui ogni singolo tasto viene premuto. Ovviamente, un tasto, un gatto, un tasto, un gatto, e così via. Ottantotto gatti per coprire l'intera tastiera di un piano. Almeno cinquanta chili di croccantini per un concerto di Beethoven.

Mi sono chiesto: ma come si accorda un gatto? Semplice, bisogna provarli prima e scoprire la loro nota naturale di miagolio sotto tortura! Magari poi si da a ogni gatto il nome della propria nota. Vieni qui Sibemolle! Fadiesis, stai buono... Soldiesis, la pappa è pronta...

Lo strumento, vengo a scoprire, è stato descritto per la prima volta da un medico tedesco, tale Johann Christian Reil (1759-1813) con il proposito di trattare pazienti, udite udite, "che avevano perso la capacità di focalizzare la loro attenzione". Be', certo che se gli metti un piano a gatti davanti per lo meno lo notano, no? Ma allora perchè non un organetto a Pitbull, o un violoncello a bassotti?

E se mi si addormenta Mibemolle? E se Sinaturale mi va in calore proprio nel bel mezzo di un concerto? Se Donaturale espleta le sue funzioni intestinali durante un adagio haendeliano? Credo siano stati essenzialmente questi piccoli problemi a far sì che lo strumento non entrasse nei conservatori...

martedì 1 aprile 2008

Alla ricerca delle irlandesi

Inserite una parola che pensate possa essere contenuta nel titolo, oppure solo il ritmo, la tonalità. I risultati sono assicurati. Questa è una delle più grandi raccolte online di musiche irlandesi, una vera manna per chi vuole tuffarsi nel repertorio tradizionale delle danze di questo paese.

Jigs, Reels, Polke, Mazurke, Hornpipes. C'è proprio tutto, ed è facile perdersi nel labirinto delle tantissime partiture presentate. Ogni tune è disponibile nella versione ABC, o in formato grafico, ed è possibile leggere i commenti lasciati dai lettori.

Ha fatto tutto un misterioso Jeremy. Tutto da solo! Sul sito leggiamo "My name is Jeremy. I'm the founder of The Session. I'm from the town of Cobh, county Cork but I'm living in Brighton, southern England now. I play the bouzouki (melody mostly, not backing) and a bit of banjo, mandolin and guitar. When I'm not noodling on the bouzouki, I make websites".

L'Irlanda... un paese interessante! Ah... dimenticavo, il sito è questo: http://www.thesession.org/