Hermeto Pascoal è un compositore e polistrumentista brasiliano.
Pascoal è considerato una delle figure più importanti della scena contemporanea, e mentore di molti musicisti brasiliani quali Milton Nascimento, Airto Moreira e Flora Purim, ma anche ispiratore di grandi jazzisti, da Miles Davis a John McLaughlin.
È difficile circoscrivere il genere musicale di appartenenza di Hermeto, ma semplificando si potrebbe definire jazz. Hermeto spesso usa la natura come base e ispirazione per le sue composizioni, e impiega strumenti non convenzionali come teiere, giocattoli e addirittura versi di animali.
È un solista virtuoso e pieno di energia e, oltre a cantare, suona numerosissimi strumenti: tastiere, sassofono, chitarra, flauto, fisarmonica e quasi tutti gli ottoni. In una trasmissione televisiva brasiliana del 1999 è stato visto improvvisare cantando con la bocca immersa in una tazza piena di acqua.
Il suo nome giunse all’attenzione del pubblico nel 1971 quando partecipò all’incisione del disco di Miles Davis “Live/Evil”, dove Pascoal suonava in numerosi brani, anche di sua composizione. Davis dichiarò che Hermeto Pascoal era “uno dei più impressionanti musicisti al mondo”.
Altre collaborazioni di Pascoal coinvolsero i musicisti Airto Moreira, e Flora Purim, Antonio Carlos Jobim, Gil Evans, Sivuca (grande fisarmonicista brasiliano); è apparso anche come ospite per le orchestre sinfoniche di Berlino e Copenhagen. Dagli anni settanta si concentrò principalmente sui suoi gruppi (in particolare “Hermeto Pascoal e Grupo”), partecipando a prestigiosi festival come il Montreux Jazz Festival nel 1979.
Pascoal ha composto numerosissimi brani (inclusa una “Cartoon Symphony”) e la bellissima ”Chorinho Pra Ele” eseguita anche da Galliano-Portal , ma ha inciso a proprio nome soltanto una dozzina di dischi, tra i quali Slaves Mass (Warner, 1976), con il bassista Ron Carter, Moreira e la Purim, Eu e Eles (Radio MEC, 1999), testimonianza della sua creatività eclettica, e l’ultimo uscito, Mundo Verde Esperança (Radio MEC, 2002).
Soprannominato “o bruxo” (lo stregone) o anche “o mago” (il mago), Pascoal è una persona molto grassa ed è albino e per questo motivo da giovane è stato molto deriso. Forse anche questo lo ha spinto a rifugiarsi nella musica, e ama vivere ritirato.
(Tratto da Wikipedia)
giovedì 22 maggio 2008
mercoledì 21 maggio 2008
La lista di Kepa
Kepa Junkera mi ha inviato una playlist di YouTube molto interessante. Si tratta di una raccolta di video musicali realizzati per i brani del suo album Hiri, registrato nel 2006 e ispirato a una serie di città.
Ne propongo due. Il primo è relativo al brano Kerman Sunne-e, e il videoclip è girato a Bilbao. Kepa suona un organetto al quale sono molto affezionato, perchè è quello sul quale ho imparato a suonare, e poi ha un suono bellissimo, a mio parere. Nonostante la bassa qualità costruttiva dello strumento.
Nel secondo video ritroviamo Kepa col suo mitico Zerosette. La location, scusate la parola, è quella del mercato del lunedì di Guernica, la città del bombardamento e del quadro di Picasso. E' una bella idea, suonare nel mezzo di un mercato... perchè le amministrazioni comunali, le associazioni di commercianti non ci hanno ancora pensato? Il brano è Reno.
La lista di tutti i suoi video la trovate a questo link. Buona visione...
Ne propongo due. Il primo è relativo al brano Kerman Sunne-e, e il videoclip è girato a Bilbao. Kepa suona un organetto al quale sono molto affezionato, perchè è quello sul quale ho imparato a suonare, e poi ha un suono bellissimo, a mio parere. Nonostante la bassa qualità costruttiva dello strumento.
Nel secondo video ritroviamo Kepa col suo mitico Zerosette. La location, scusate la parola, è quella del mercato del lunedì di Guernica, la città del bombardamento e del quadro di Picasso. E' una bella idea, suonare nel mezzo di un mercato... perchè le amministrazioni comunali, le associazioni di commercianti non ci hanno ancora pensato? Il brano è Reno.
La lista di tutti i suoi video la trovate a questo link. Buona visione...
venerdì 16 maggio 2008
Quasi quasi mi faccio l'organetto
Lo fareste uno stage dove alla fine ve ne tornate a casa con un organetto fatto con le vostre mani? E' quello che potete fare dal 4 al 10 luglio con Emmanuel Pariselle, organettista francese di cui ho già scritto nel blog che, oltre a essere un bravo musicista, è anche uno che si diletta a costruire organetti e, a detta di molti, sa come farli.
Emmauel mi ha scritto:
Salut Gianni, si tu peux faire passer l'information sur ton blog... j'anime un stage de facture d'accordéon du 4 au 10 juillet à LaChâtre juste avant et juste à côté du festival de StChartier, les stagiaires repartent tous avec leur accordéon modèle organetto a 23 bottoni, 10/9/4 2 voci a destra, 12 bassi à 2 voci a sinistra prix: 1500 euros renseignements: emmanuel.pariselle@wanadoo.fr
amicalement
Emmanuel
Insomma, l'organetto che vi costruite è quello nella foto, e per 1500 euro non è male. Ma il valore dello stage sta soprattutto nel fatto che quando tornate a casa avete per lo meno un'idea di come si costruisce un organetto partendo dalle assi di legno. Il che non è male.
Anche perchè nella testa di ogni organettista balena sempre, prima o poi, l'idea di costruirselo in proprio un organetto, e mettere il proprio nome sullo strumento, come si mette il nome sulla prua di un vascello, e via così, verso l'autarchia organettistica...
Emmauel mi ha scritto:
Salut Gianni, si tu peux faire passer l'information sur ton blog... j'anime un stage de facture d'accordéon du 4 au 10 juillet à LaChâtre juste avant et juste à côté du festival de StChartier, les stagiaires repartent tous avec leur accordéon modèle organetto a 23 bottoni, 10/9/4 2 voci a destra, 12 bassi à 2 voci a sinistra prix: 1500 euros renseignements: emmanuel.pariselle@wanadoo.fr
amicalement
Emmanuel
Insomma, l'organetto che vi costruite è quello nella foto, e per 1500 euro non è male. Ma il valore dello stage sta soprattutto nel fatto che quando tornate a casa avete per lo meno un'idea di come si costruisce un organetto partendo dalle assi di legno. Il che non è male.
Anche perchè nella testa di ogni organettista balena sempre, prima o poi, l'idea di costruirselo in proprio un organetto, e mettere il proprio nome sullo strumento, come si mette il nome sulla prua di un vascello, e via così, verso l'autarchia organettistica...
lunedì 12 maggio 2008
Piccola utility musicale
Se cercate la nota, può sempre servire. A chi compone musica, o semplicemente per sentire come suona una nuova partitura. E' una piccola tastiera online sulla quale oltre a trovare la nota giusta, si possono anche comporre degli accordi e sentire come suonano. Un surrogato del pianoforte, per chi un pianoforte non ce l'ha! Si risparmia in peso, basta un clic a questo link.
sabato 3 maggio 2008
Procidani doc!
Volevo dedicare un post ai miei studenti dello stage di organetto tenuto a Procida. Veramente eccezionali, pieni di passione per la musica e per l'organetto, e non si sono scoraggiati neanche di fronte all'argomento molto tecnico dello stage: le potenzialità armoniche dei bassi. Luisa, Ramona, Chiara, Salvatore, Giancarlo. E hanno sopportato anche le mie arrabbiature: "anulare, ho detto anulare!!!".
Vorrei ringraziare Luisa, per la solarità e per l'impegno. Ramona per l'energia e l'allegria. Chiara, per la sua pazienza e il suo umorismo. Salvatore per la passione e la simpatia. Giancarlo (uno tra gli organettisti storici d'Italia, suona dal 1972), lo ringrazio perchè dopo aver finito di suonare un mio pezzo, mi ha chiesto ammirato se era di Norbert Pignol.
So che aspettate la partitura del mio pezzo, ve la mando prestissimo! Un caro saluto!
p.s. l'immagine si vede meglio se ci cliccate sopra.
venerdì 2 maggio 2008
Radiodervish
Alessandro è la dimostrazione. Parlo di Alessandro Pipino. La dimostrazione è quella secondo la quale si può essere ottimi organettisti pur non provenendo dalla musica popolare, anzi...
"Anzi" sta a significare che spesso suonando musica popolare si tende a trascurare la tecnica, le potenzialità musicali dell'organetto, gli orizzonti compositivi e formali. Alessandro viene dalla musica dei Radiodervish. L'altra sera erano a Roma, e sono andato a sentirli. Un gran bel concerto, con letture del poeta arabo Adonis.
I Radiodervish nascono a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, già assieme nella precedente formazione Al Darawish. La differenza culturale delle loro origini dà vita a canzoni che sono intese come piccoli laboratori all'interno dei quali si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo, luogo di confine che unifica nel momento stesso in cui separa.
In otto anni di attività, con al fianco sempre Alessandro Pipino che collabora con loro nella composizione e negli arrangiamenti, hanno collaborato con numerosi musicisti internazionali da Noa ad Amal Morkus, da Rim Banna a Nicola Piovani, dai CSI a Jovanotti, Stewart Copeland e l'Orchestra Araba di Nazareth.
Non fateveli scappare se passano dalla vostra città, non ve ne pentirete. La loro musica è bellezza...
"Anzi" sta a significare che spesso suonando musica popolare si tende a trascurare la tecnica, le potenzialità musicali dell'organetto, gli orizzonti compositivi e formali. Alessandro viene dalla musica dei Radiodervish. L'altra sera erano a Roma, e sono andato a sentirli. Un gran bel concerto, con letture del poeta arabo Adonis.
I Radiodervish nascono a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, già assieme nella precedente formazione Al Darawish. La differenza culturale delle loro origini dà vita a canzoni che sono intese come piccoli laboratori all'interno dei quali si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo, luogo di confine che unifica nel momento stesso in cui separa.
In otto anni di attività, con al fianco sempre Alessandro Pipino che collabora con loro nella composizione e negli arrangiamenti, hanno collaborato con numerosi musicisti internazionali da Noa ad Amal Morkus, da Rim Banna a Nicola Piovani, dai CSI a Jovanotti, Stewart Copeland e l'Orchestra Araba di Nazareth.
Non fateveli scappare se passano dalla vostra città, non ve ne pentirete. La loro musica è bellezza...
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