lunedì 18 febbraio 2008

Marc & Jean

Marc Perrone. Un punto di riferimento per tutti i fisarmonicisti diatonici, per tutti i musicisti probabilmente, dato il suo inconfondibile stile e la liricità delle sue composizioni. Voglio fargli un piccolo omaggio, così, come se fosse il suo compleanno.

La sua origine è chiaramente italiana, ma è nato a nel 1951 à Villejuif. La sua formazione è essenzialmente quella di un autodidatta. Protagonista del rinnovamento, della riscoperta e dell'evoluzione tecnica dello strumento, Perrone suona oggi un organetto a quattro file, progettato e pensato insieme a Mario Castagnari.

Con questo tipo di organetto riesce a interpretare agevolmente musica tradizionale, ma anche a riscoprire le più note chansons françaises e proponendosi in alcune incursioni nell'improvvisazione jazz.

Appassionato di cinema, si rivolge alla composizione di alcune colonne sonore dopo l'incontro con Bernard Favre agli inizi degli anni Ottanta. In particolare, ha collaborato soprattutto per Bertrand Tavernier e Jean Renoir. Sarà lo stesso Tavernier a dichiarare a proposito di Perrone: "Un musicien magnifique, voyageur dans le temps et réparateur de mémoire. Peut-être parce qu'il sait le prix et la valeur des rêves?".

Il valore dei sogni, già. Un valore che in pochissimi conoscono... Bellissimo, lo lascio in francese perchè "réparateur de mémoire" è una definizione stupenda, forse quella che ogni musicista vorrebbe.

Qui propongo un video che ritrae Perrone in duo con il mito Jean Corti, alla fine Trois petit note de musique, e tutto il pubblico che canta.



Qui sotto una versione discografica di Trois petit note de musique registrata dallo stesso Perrone. Un brano bellissimo e rilassante, lo yoga dell'organetto. Buon ascolto. Ah, dimenticavo, come sentirete, in Francia su questo pezzo si canta sempre...


1 commento:

Anonimo ha detto...

Good for people to know.