sabato 3 marzo 2007

La poesia del cybespazio

La Rete vive anche di piccole trovate di puro genio poetico.

Quanta poesia c'è in YouTube, in Wikipedia, nei blog? Cosa sarebbe il mondo di oggi se i grandi della storia avessero avuto a disposizione una tale tecnologia di comunicazione? Il blog di Gandhi, i video YouTube di Socrate, MySpace di Einstein, Il sito di Giacomo Leopardi, le petizioni online di Karl Marx... E sono sicuro che Hitler si sarebbe ficcato in Second Life, si sarebbe comprato un pene gigante, avrebbe trombato la prima avatar disponibile e non avrebbe fatto tanto casino...

Non centra quasi nulla con l'organetto, ma oggi ho scoperto la storia di Josh Flowers, un ragazzo americano che chiede alla gente: "Dimmi una cosa che ami!". Fin qui niente di geniale. Il fatto è che inserisce questa domanda all'interno di una delle comunicazioni più fredde e impersonali che esistano al mondo: la prenotazione di un hotdog al citofono di un fastfood.

Con risultati che fanno riflettere...



E' una domanda salutare, dovremmo chiedercelo prima di andare a dormire... cosa ho amato di più di questa giornata?

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