venerdì 2 febbraio 2007

Picciotti della rive gauche

Sabato scorso ho tenuto uno stage di organetto a Roma, tra gli allievi c’era Marcello, il più bravo organettista della Sicilia occidentale. Perché nella Sicilia occidentale, l’organetto, lo suona solo lui.

L’ispirazione artistica bazzica nella sua famiglia: suo fratello è un noto romanziere. Marcello con l’organetto è bravo veramente. Nato per sbaglio a due passi dalla Vucciria, la sua indole è invece transalpina nei modi e nel repertorio organettistico: ti distrai un attimo e lui ti sgrana valzer francesi che è una bellezza, mazurche e scottische di Norbert Pignol (di cui ha anche frequentato uno stage). Si occupa di cinema e, come poteva essere altrimenti, adora i registi francesi della nouvelle vague.

Appena tornato in Trinacria nella sua solitudine organettistica mi ha scritto queste parole che pubblico sul blog affinché rimangano come un bel ricordo e soprattutto mi dispensino quel po’ di autostima in più che alle volte fa sempre comodo.


Ciao Gianni,
Mi ha fatto piacere conoscerti e spero di riincontrarti presto. Mi ha fatto piacere perchè è bello incontrare qualcuno che suona il tuo stesso strumento e che non si trovi a distanza di anni luce nel modo di vedere "le cose" non solo musicali.
E mi ha fatto piacere perchè non sono tante le persone che tirano fuori dall'organetto generi e stili così diversi dal solito.
A presto,
Marcello

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