Con il termine beatboxing si identifica quella tecnica vocale che permette di imitare una serie di strumenti a percussione e di produrre veri e propri "drum loops" senza l'ausilio di qualsiasi altro tipo di strumento, se non del microfono, il cui uso diventa molto importante in questo caso.
Button box è invece un termine, uno dei tanti ormai, che identifica la fisarmonica diatonica, in particolare nei paesi anglosassoni che, grazie alla lingua inglese che permette di trovare formule idiomatiche brevi e incisive, è stata ridenominata la "scatola a bottoni". E come dargli torto?
Ho scoperto che Benjamin Melia, un organettista, ha unito le due cose in una sola performance, ovvero organetto più beatboxing.
Il risultato? Beh, giudicate voi...