All'inizio mi ha incuriosito e, sinceramente, mi sono anche chiesto chi lo pettina. Poi, all'improvviso, ascoltando un pezzo dopo l'altro, ho avuto una visione. Una distesa bianca spazzata dal vento, un bosco verde, un lago ghiacciato sulla cui grigia superfice si riflette il cielo di un inverno finlandese.
Perchè la musica di Antti Paalanen è arcaica, come il paesaggio della Finlandia. Monodie che si trasformano in delicate polifonie modali, e l'organetto suona come un harmonium con un respiro che è quello della solitudine dei grandi spazi freddi che si illuminano fugacemente di primavera in imperiose impennate melodico ritmiche.
Insomma, è da ascoltare questo ragazzo laureatosi di fresco alla Siblelius Academy, l'unica scuola di musica al mondo a offrire una laurea in organetto. La sua musica è un lento risveglio, un torpore che vi prenderà l'anima. Nel suo stile solistico impossibile non notare una impronta sinfonica, un segno che ricorda proprio il grande compositore finnico Sibelius.
Si può ascoltare qui: http://www.myspace.com/anttipaalanen
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