mercoledì 30 dicembre 2009

OT. Flash Mob e la metafora dell'insurrezione

Con il termine flash mob (dall'inglese flash - breve esperienza e mob - moltitudine) si indica un gruppo di persone che si riunisce all'improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un'azione insolita, generalmente per un breve periodo di tempo, per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari.

Ecco due spettacolari esempi di flash mob. Il primo nella stazione Centrale di Anversa, il secondo in quella di Liverpool. Ma in entrambi i casi la mobilitazione, comunque inaspettata e assolutamente improvvisa, non era clandestina ma a scopi pubblicitari.

Le persone quindi sono in grado di aggregarsi, organizzarsi, trovarsi in un luogo convenuto tutti insieme, ad una certa ora, e agire. Sembra il piano per un'insurrezione, eppure non lo è. Anzi, queste persone sono pagate dalle multinazionali per darsi clandestinamente appuntamento ad una certa ora in stazione e... ballare.

Non c'è dubbio che la cosa sia dannatamente divertente, forse proprio per il fatto che vedere queste immagini ci sussurra all'orecchio l'idea che le persone possano, se si uniscono, fare ciò che più gli piace. Una bella metafora del concetto di popolo, di società. Di ribellione, forse. Ma non è così.

Dietro, per ora, solo le multinazionali. Un segno dei tempi?

Buon anno!



venerdì 25 dicembre 2009