martedì 29 aprile 2008

Il manganello di Walterloo

Roma piangeva, da mesi. A memoria d'uomo non si ricorda a Roma una primavera così fredda e piovosa. Ora ho capito perchè piangeva, sapeva che al governo della città sarebbe ritornata, dopo 50 anni, la destra.

Il popolo non dimenticherà, e avevo ragione. Vi racconto una breve storia.

Nel 2004, all'interno di uno stabile abbandonato dal comune di Roma, nasceva il centro culturale Angelo Mai, nel cuore della città. Non un centro sociale, ma un luogo dove le arti e gli artisti si incontravano liberamente, dando vita a mostre, concerti, spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, laboratori. Ne scrissi in un ampio articolo. Un giorno alla settimana, tenevo un corso gratuito di organetto. Era bellissimo: uno spazio libero dove poter creare cultura e bellezza, tutto (quasi sempre) di ottimo livello. Un posto frequentato da gente come Gianna Nannini, Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Ascanio Celestini. Era una cosa bella, una cosa viva.

Era. Perchè ora non è più. Walter Veltroni nel 2007 lo ha sgomberato coi manganelli di una solerte polizia, riconsegnandolo al silenzio e alle ortiche. Quante persone erano coinvolte a Roma in questa esperienza? Importanti fette del mondo del cinema, della musica, del teatro, delle arti figurative. Migliaia di persone, migliaia di amici di queste persone. Migliaia di famiglie. Avrebbero dimenticato?

No, non hanno dimenticato. Alemanno, prego. Si accomodi...

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