La Rete vive anche di piccole trovate di puro genio poetico.
Quanta poesia c'è in YouTube, in Wikipedia, nei blog? Cosa sarebbe il mondo di oggi se i grandi della storia avessero avuto a disposizione una tale tecnologia di comunicazione? Il blog di Gandhi, i video YouTube di Socrate, MySpace di Einstein, Il sito di Giacomo Leopardi, le petizioni online di Karl Marx... E sono sicuro che Hitler si sarebbe ficcato in Second Life, si sarebbe comprato un pene gigante, avrebbe trombato la prima avatar disponibile e non avrebbe fatto tanto casino...
Non centra quasi nulla con l'organetto, ma oggi ho scoperto la storia di Josh Flowers, un ragazzo americano che chiede alla gente: "Dimmi una cosa che ami!". Fin qui niente di geniale. Il fatto è che inserisce questa domanda all'interno di una delle comunicazioni più fredde e impersonali che esistano al mondo: la prenotazione di un hotdog al citofono di un fastfood.
Con risultati che fanno riflettere...
E' una domanda salutare, dovremmo chiedercelo prima di andare a dormire... cosa ho amato di più di questa giornata?
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