mercoledì 18 aprile 2007

Cantamaggio!

Gianni Donnini l'ho conosciuto ed è un bravo organettista. Fa uno stage di organetto in questa manifestazione e mi sento di consigliarlo, perchè fra i tanti maestri in circolazione, sicuramente lui è uno bravo.

p.s. Gianni, di più non potevo scrivere per i 100 euro che mi hai passato sotto banco...


CANTAMAGGIO
Morro d’Alba (AN), 18-20 e 31 maggio 2007

CANTO DI QUESTUA, RITO DELL’ALBERO, MUSICA
LABORATORI DI SALTARELLO, ORGANETTO E TAMBURELLO

venerdì 18 maggio
ore 10 addobbo dell’albero del maggio
dalle ore 21 musica, canti e balli spontanei in piazza con musicisti e cantori locali

sabato 19 maggio
ore 10.30-13 e 15.30-18 laboratori di saltarello (stile della val d’Aso), di organetto e di tamburello (stile della vallesina)
ore 21.30 musica popolare marchigiana
ore 22.00 concerto del gruppo BARABAN (Lombardia)
ore 24.00 lu balle de la pupa (Abruzzo)

domenica 20 maggio
ore 8.30 ritrovo dei musicisti e dei cantori in piazza
ore 9 il canto di questua viene portato casa per casa in tutte le contrade del paese ed in quelli vicini
ore 13 pranzo di saluto e di ringraziamento offerto ai musicisti ed ai cantori
ore 19 rituale dell’albero del maggio portato a braccio dai giovani del paese, accompagnati da musica e canti
a seguire balli sotto l’albero

giovedì 31 maggio
ore 22 rogo dell’albero nella piazza del paese con musica e canti

CORSI
Il saltarello è il ballo popolare per eccellenza nelle Marche. Un tempo veniva ballato dalle coppie nelle ricorrenze tradizionali legate al calendario agricolo, nel periodo di carnevale e nelle feste familiari. Mentre l’uso dei tipici strumenti che accompagnano il ballo è ancora vivo, da alcuni decenni il saltarello è ormai caduto in disuso e viene ballato quasi esclusivamente da gruppi folcloristici durante gli spettacoli. Noi vorremmo riportare il saltarello nelle piazze e tra la gente, facendola ridivenire protagonista e non solo spettatrice. Vorremmo riempire quel salto tra generazioni che ha determinato un impoverimento della diversità culturale e della tradizione locali. Non vogliamo che scompaia del tutto, ma neanche che le forme originarie del ballo vangano completamente stravolte o omologate ad altre che invece hanno resistito al tempo. E’ per questo che siamo andati a scovare i testimoni di questa danza tradizionale e siamo lieti di ospitarli in occasione di questa quarta edizione dei moduli didattici associati alla ormai affermata ricorrenza del cantamaggio.
I corsi si terranno nella mattina e nel pomeriggio di sabato e comprenderanno l’insegnamento del ballo (stile della val d’Aso) ad opera di testimoni della tradizione, dell’uso del tamburello e dell’organetto (stile della vallesina) nella famiglia dei saltarelli marchigiani. Vi saranno sessioni separate e parallele di danza, organetto e tamburello.

COSTI
Corsi corsi Euro 25
Per informazioni:
Gianni Donnini 3339265668 (organetto)
Danilo Donninelli 3485166845 (tamburello)
Franco Pirrami 3471779336 (danza)

NOTE SULLA MANIFESTAZIONE
Il Cantamaggio si svolge a Morro d’Alba* nel terzo fine settimana del mese di maggio di ogni anno per rinnovare due rituali tradizionali legati a questo mese: il canto di questua e l’albero del maggio.

Il canto rituale di questua del Cantamaggio celebra l'avvento della primavera ed affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità ed i singoli. Viene cantato da gruppi di cantori "maggianti", la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, casa per casa , nella classica formazione: organetto, triangolo, cembalo (tamburello) e voci maschili. Unica eccezione il fabrianese dove gli strumenti fondamentali di accompagnamento sono i violini ed il "violone", con l'aggiunta dell'organetto o della fisarmonica e dove il gruppo "canterini e suonatori" è solitamente più numeroso. Anche il testo del Cantamaggio contiene l'invito al padrone o alla padrona di casa (“vergara”) ad offrire dei doni alimentari, destinati poi al pranzo dei "maggianti", che conclude la festa. Invito che viene ripetuto nell'immancabile saltarello finale di richiesta (fenomeno esclusivamente marchigiano), che normalmente chiude ogni canto rituale di Questua.
Fino a qualche decennio fa, secondo la tradizione medievale del Calendimaggio, era comune, e tuttora il rito resiste in qualche comunità dell’interno, innalzare un grosso albero nella piazza del paese all’inizio del mese di maggio. Questo rito, che affonda le sue radici nella cultura celtica e nelle feste romane in onore delle dee Flora, Bona e Maia, è legato alla fertilità della terra e della donna, celebrata in un periodo in cui il rigoglio primaverile stesso è simbolo del rinnovarsi della vita.

Organizzano:
Comune di Morro d’Alba, Centro Tradizioni Popolari, Pro Loco di Morro d’Alba e le associazioni liberamente, danzintondo, l’albero del maggio

OSPITALITA’
Nel Comune di Morro d’Alba esiste un’area attrezzata per i Camper. Altre strutture:
B&B Via del campo – Monte San Vito 3393560989 www.viadelcampo.info
Albergo Shanti house – Morro d’Alba 073163325
Albergo Morobello - San Marcello 0731 267060
Per i pasti verranno allestiti stand gastronomici per l’occasione.

INFORMAZIONI GENERALI SUL PAESE
* Morro d’Alba è un piccolo paese della collina marchigiana che si trova in provincia di Ancona tra Jesi e Senigallia. E’ situato su un crinale a 10 km dal mare e la cinta muraria ed i torrioni che racchiudono il centro storico rappresentano la caratteristica più tipica per la presenza di un camminamento coperto detto “la scarpa”. Diversi sono i siti di interesse storico artistico che si trovano nel territorio del comune. Altrettanto interesse merita la produzione agricola che oltre all’olio extra vergine di oliva ed al Verdicchio dei Castelli di Jesi offre un vino DOC rosso, il Lacrima di Morro d’Alba, prodotto da un vitigno unico ed autoctono in un ristretto comprensorio che include Morro d’Alba ed alcuni comuni limitrofi.
Per arrivare a Morro d’Alba in auto potete percorrere l’autostrada A14, uscendo a Senigallia o ad Ancona nord, oppure la SS 76 proveniente da Foligno e Fabriano (uscita di Monsano).
In treno, linea Ancona-Bologna (stazioni di Senigallia o Falconara), linea Ancona-Roma (stazione di Jesi) poi proseguire con gli autobus extraurbani.
In aereo, aeroporto di Ancona-Falconara poi fino alla stazione FS di Falconara Marittima.

Per informazioni generali:
www.provincia.ancona.it/comuni/morrodalba/default.htm
www.turismo.marche.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Gianni Donnini!